menu

Prima Pagina Chi è Medicina Democratica Contattateci AlessandriaMD youtube Diventa Fan di 
AlessandriaMD su Facebook Rss Post Rss Commenti Rss 
Rassegna Stampa

giovedì 4 febbraio 2010

Le Responsabilità Penali del Sindaco

Era alto 90 pagine l’esposto querela che abbiamo presentato con gli Amicidellebici affinché si proceda contro reati di omissioni di atti di ufficio per i mancati provvedimenti, previsti dalle leggi per la qualità dell’aria, che hanno provocato malattie e morti fra i cittadini vittime dell’inquinamento urbano. Però l’esposto non ha ancora avuto seguito, come invece è avvenuto in altre parti d’Italia. Ancora nei giorni scorsi abbiamo invitato la Procura della Repubblica a verificare ulteriormente i dati epidemiologici, soprattutto riferiti a bambini e anziani. Verifichi -abbiamo scritto- che, nei giorni successivi ai picchi di inquinamento, i decessi per crisi respiratorie e disturbi cardiaci aumentano percentualmente, come pure cresce il numero dei ricoveri. Consideri i passi avanti degli studi e delle ricerche sulle nanoparticelle PM2.5 e PM1, che l’Arpa non misura perché più piccole ma più micidiali delle polveri sottili PM10: penetrano negli alveoli polmonari, hanno effetti sulla coagulazione del sangue, provocano ischemie e ictus, sono cancerogene.
L’ottimo servizio su La Stampa del 4 febbraio con l’elaborazione dei dati rilevati dagli esperti dell’ARPA ha confermato statisticamente le nostre preoccupazioni e sollecitazioni: l’inquinamento atmosferico è concausa dei decessi. 231 morti per colpa dello smog. Una strage.
L’aria di Alessandria è sempre più malata, abbiamo scritto, anche il 2009 si è chiuso con livelli di inquinamento che superano le soglie d’allarme nazionali ed europee e con la salute degli alessandrini seriamente insidiata dallo smog. Soprattutto il traffico urbano è responsabile delle polveri sottili, PM (Particulate Matter), micro particelle che si insinuano nei polmoni e nei tessuti umani intossicandoli: la legge, assai permissiva peraltro, consente per le PM10 che la soglia d’allarme media giornaliera, 50 microgrammi per metro cubo, venga superata al massimo 35 volte all’anno (dovevano essere 7 dal primo gennaio). Ebbene, ad Alessandria siamo a 105 volte. Già a gennaio 2010 siamo per 24 volte fuorilegge. Per non parlare dell’ozono che provoca irritazioni del sistema respiratorio, riduzione della funzione polmonare, asma e altre patologie. L’indice, anche questo permissivo, indicato dalla direttiva europea, è di 120 microgrammi per metro cubo non più di 25 giorni all’anno. Ebbene, ad Alessandria siamo a tre volte tanto, 73 giorni, al secondo posto in classifica fra le città italiane.
Di fronte a questi dati, le responsabilità degli amministratori pubblici, presenti e passati, è secondo noi evidente e accertabile. Le zone a traffico limitato (ZTL) sono ridicole, una truffa alla salute per ottenere addirittura finanziamenti. L’attuale sindaco di Alessandria, grazie anche ad Arpa e Asl, si arrampica sui vetri per scaricare le responsabilità. Incolpa lo spargimento di sale antigelo (anche d’estate?). Incolpa essere Milano l’inquinatore della pianura padana e di Alessandria (piazza della Libertà e Valmadonna hanno gli stessi PM10?). Incolpa la Solvay. Incolpa il riscaldamento (anche d’estate?). Incolpa tutti meno che il traffico, siccome i miopi commercianti non vogliono isole pedonali.