"Egregio signor Stephan Schimdheiny. anziano direttore di Eternit, ... non tengo ad essere la sola vedova beneficiaria delle sue scuse e delle briciole dei suoi miliardi che non mi ridaranno comunque mio marito. La vita che lei gli ha preso non ha prezzo. Avrebbe potuto aiutarmi a curarlo e a sostenermi moralmente... La sua scomparsa la pago con il dolore di un lutto interminabile, come lo fu la sua agonia. Mi rivolgo a lei..."
Clicca qui se vuoi leggere la terribile lettera aperta in nome di tutte le vedove dell'amianto, pubblicata sulla rivista Medicina democratica.
Clicca qui se vuoi conoscere il sommario dell'ultimo numero della rivista, contenente fra l'altro gli Atti della seconda conferenza nazionale non governativa su "Amianto e giustizia".